Antonio Infantino

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Antonio Infantino

Antonio Infantino, (1944 - 2018), musicista e poeta italiano.

Citazioni di Antonio Infantino[modifica]

  • Sono nato dalla terra e dal cielo stellato | stella fra le stelle vengo tra voi | datemi da bere l'acqua che scorre fluida | dal lago di memoria | e quando avrò bevuto, puro tra i puri | percorrerò le strade, già percorse | dagli altri mistici e baccanti. Eroi! (da The secret of Taranta)

Succhà[modifica]

  • Chissà perché | [...] | un po' più grandicelli | molti di loro | andavano a puttane | poi lo raccontavano e ne ridevano fieri. | Chissà perché | a me non è mai riuscito. | Mi faceva schifo e ne avevo paura. | E poi non ho mai capito | come facevano a distinguere | una puttana da una non puttana. | A me non riusciva.
  • Azichè dire che sbaglio | perché credo di non sbagliare mai | e che sbaglio dandone la colpa agli altri, | chiedetemi quali sono i miei errori | e perché li faccio. | Forse te li elencherò tutti | e ti dirò perché e dove è l'errore.
  • Bisognava lottare con esseri mostruosi che si combattevano anche tra loro. Caddi sul fondo; figure familiari mi circondavano. I mostri cominciarono a lanciare fiamme sul fondo del pozzo abissale, senza uscita.
  • Mi comparvero allora tutti i padri del mondo quando, prendendo i bambini tra le braccia, li sollevano più in altro della propria testa e sussurrano: andrai più lontano di me.
  • Man mano che moriva respirava più lentamente e si irrigidiva. Ad ogni respiro la forma della faccia cambiava espressione e restava immobile per qualche attimo con maschera di cera: 1, 2, 3 ... tante facce-maschere somma di chissà quante generazioni, plasma embrionale in disfacimento e ricomposizione. Al funerale rividi le sue "facce", le "facce" del "sempre" sfilare una dopo l'altra, a tre dimensioni.
  • ...non basta una sola vita, ma tutta la mia vita è là: in tutto quello che con gli occhi possiamo vedere e con le mani toccare e odorare e respirare e dire. Tutto questo finché non si sente la spinta al mutamento verso il prossimo successivo "paesaggio" tanto più indietro, tanto più avanti.
  • Ognuno di noi parte da una fondamentale certezza: la morte, ma deve approdare ad una altrettanto valida certezza; la vita. Sono questi il NERO ed il BIANCO della nostra esistenza.
  • Ma per schiacciare quella insistente e ronzosissima mosca dovetti muovere tutto il mio braccio, che spostò il mio culo dalla sedia, e mi fece rotolare sul pavimento.
  • E vai fino a consumare le tue carni, a piegarti sempre più sulle tue ossa stanche, poi, con negli occhi tanti ricordi ti buttano lì in un angolo: non servi più.. vecchio. Inefficiente, inutile al sistema, già morto: un pupazzo!! piccolo, piccolo, piccolo..., via, via!!!
  • Copiando ed imitando impariamo la nostra parte che recitiamo e ripetiamo per impadronirci di quello che non abbiamo, che ci sembra "il meglio" per ottenere la felicità. Ma quando le cose di fuori entrano dentro, non sappiamo più chi siamo noi, chi sono loro; che cosa è vero, che cosa è falso... | [...] Memorie lontane e vicine di un passato remoto o di un improbabile futuro: immagini che affiorano e riaffiorano a loro piacimento nella mente. Immagini che diventano: INCUBI!! | Al giorno segue la notte ed alla notte il giorno; andate via incubi, andate via.

La nave dei folli[modifica]

  • Siam matti da legare | In giro ce ne andiamo | Con le vele al vento | Senza fermarci mai. | Andiamo verso il sole | perduti in mezzo al mare | Senza sapere mai | Dove si finirà | Andiamo con il vento | Dove ci porta il barco | In quest mar di neon | Senza arrivare mai. | Allo spuntare dell'alba | tra tanta erba alta | Forse la nostra nave | Di botto affonderà. | Ma forse un giorno | Troverem la spiaggia | Dove riposare | Le braccia stanche.
  • Siam tutti matti | In questa nave | In mezzo al mare | Di luci al neon | Non c'è nessuno | Che non sia matto | Anche se sembra | Tutto normale | E c'è chi balla | E c'è chi piange | E c'è chi ruba | E mai non paga[...] | Ma io!!! | Voglio sentir la scossa | della tua mano calda | anche se domani | non so dove sarai | Ridere e sorridere | cantare dolcemente | guardando il sol che nasce | star vicino a te | Star vicino a te | star vicino a te | E sorge il sole | sale dal mare | Siam tutti matti | su questa nave | non c'è nessuno | che non sia matto

L'Italia non esiste ma noi si, eccome per dio!!![modifica]

  • Come tante stelle del cielo, | ognuno dice la sua poesia, | ognuno dice la sua strofa, | ognuno dice bravi versi, | abbaglianti. | Non so se le stelle sono | tante o una sola. | Non so se gli uomini sono | tanti o uno solo!!! | Come le stelle sole nel cielo | ognuno è solo nella propria casa: | brillando, segnando e pulsando | la propria estinzione.

I denti cariati e la patria[modifica]

  • hai paura di | dire | NO | perché 999 | hanno detto | SI???????
  • ANONIMO CITTADINO DEL XX° SEC. | anonimo cittadino del ventesimo secolo | PSICANTROPO | SEI COCA-COLA | NON PENSARE | guarda il SOLE | grattati la pancia | [...] NON SEI CHE UN NUMERO | anonimo cittadino del ventesimo secolo | PSICANTROPO | come va la vita | ANONIMO CITTADINO DEL VENTESIMO SECOLO | PSICANTROPO | RENDI PUBBLICA LA TUA OPINIONE | LA TUA MASTURBAZIONE | LO SAI MEGLIO DI ME | CHE NON AMI CHE TE

Bibliografia[modifica]

  • Antonio Infantino, I denti cariati e la Patria, con prefazione di Fernanda Pivano, Feltrinelli editore, 1966.
  • Antonio Infantino, Succhà, City Lights Bookstore, 1998. ISBN 88-8715-903-3

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