Domenico Guidi

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Domenico Guidi, Sogno di s. Giuseppe, chiesa di Santa Maria della Vittoria, Roma

Domenico Guidi (1625 – 1701), scultore italiano.

Citazioni su Domenico Guidi[modifica]

Giuseppe Campori[modifica]

Citazioni in ordine temporale.

  • Il Pascoli[1] ci dipinge il Guidi siccome uomo di bello aspetto, d'animo gentile, generoso fino alla prodigalità a tal segno che, senza la vendita dei suoi libri e i soccorsi del Pontefice, non avrebbe potuto passare gli ultimi anni della sua vita con la sua consueta splendidezza.
  • Fu uomo di buoni costumi, amante della lettura, versato nello studio della storia, e amico dei letterati dei quali frequentava la società in casa di Mons. Ciampini. Allegro di natura, loquace ma poco amico degli artisti dei quali soleva sparlare.
  • La quantità e la qualità dei lavori commessi a Domenico Guidi dall'Italia e da oltremonte e la elezione di lui fatta da Luigi XIV fra tanti scultori che allora fiorivano, formano una prova non dubbia della grande riputazione ch'egli aveva saputo acquistarsi.
  • Dotato di fantasia fervida, d'ingegno non ordinario, valentissimo nella esecuzione, il Guidi si abbandonò al gusto del tempo in cui si esageravano le licenze Berninesche e per nausea del bello si andava in traccia del difficile, del bizzarro del falso. Però non tutte le opere del Guidi debbono giudicarsi ad una misura ed alcune sono degne di lode.

Note[modifica]

  1. Lione Pascoli (1674 – 1744), scrittore e collezionista d'arte italiano, autore di Vite de' pittori, scultori ed architetti moderni, 2 voll., 1730.

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