Edilio Rusconi

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Edilio Rusconi (1916 – 1996), editore, giornalista, produttore cinematografico e scrittore italiano.

Citazioni di Edilio Rusconi[modifica]

  • Questo maggio 1946 ha qualche analogia con il luglio 1943[1]. Allora la parte più calcolatrice del fascismo eliminò Mussolini per salvare le posizioni personali, oggi il quartier generale della monarchia ha allontanato il vecchio re [Vittorio Emanuele III] per salvare la dinastia. L'uomo più enigmatico della nostra storia recente, è in esilio. Scompare ingiuriato da tutti: anche dai monarchici i quali rovesciano su di lui tutte le colpe affinché la corona appaia pulita: picchiano cioè su una testa staccandone la corona che ne è stata sorretta. Sarà il due giugno[2] a dirci se per caso Vittorio Emanuele andandosene non ha portato con la testa anche la corona: e sarà l'avvenire a farci conoscere se in quest'ultimo caso sia una fortuna o una sfortuna [...].[3]

Da Marta Abba e Pirandello, La Stampa, 12 dicembre 1946

  • Cattivo servizio leggere in un teatro le lettere di uno scrittore; pericoloso documento, sempre, la corrispondenza.
  • Michelangelo epistolare corre seri pericoli nella sua reputazione; per fortuna sua è Michelangelo.
  • [Sulla rievocazione di Luigi Pirandello fatta da Marta Abba] Non ha saputo resistere alla tentazione di recitare una poesia inedita a lei affidata dal Maestro, una scena d'amore nel paese delle Amazzoni, e la poesia mi è parsa così brutta che ho sospettato di portare nel subcosciente qualche ereditaria antipatia per le Amazzoni.
  • Uno dei principali inconvenienti della natura mortale dell'uomo si presenta sotto forma di commemorazioni postume. D'altra parte se un uomo illustre esce incolume dalle commemorazioni periodiche, vuol dire che sostiene bene la lotta con il tempo.

Citazioni su Edilio Rusconi[modifica]

  • Il duro lavoro di tutti questi anni, la creazione di un gruppo multieditoriale, non hanno di sicuro attenuato la forza di volontà e la capacità di esercitare il potere. (Oreste Del Buono)

Note[modifica]

  1. Allusione al 25 luglio 1943 e al voto del Gran consiglio che provocò la caduta di Mussolini.
  2. Il 2 giugno 1946 si svolse il referendum istituzionale sulla forma dello Stato.
  3. Da Il re è morto - chi griderà viva il Re?, in «Oggi», 21 maggio 1946; citato in Romano Bracalini, Vittorio Emanuele III il re "vittorioso", I edizione Oscar Biografie e storia, Arnoldo Mondadori Editore, Milano, 1987, cap. XXVI, p. 336.

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