Emiliano Mondonico

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Emiliano Mondonico, anni 80

Emiliano Mondonico (1947 – 2018), allenatore di calcio ed ex calciatore italiano.

Citazioni di Emiliano Mondonico[modifica]

Citazioni in ordine temporale.

  • Non è Inzaghi ad essere innamorato del gol, è il gol ad essere innamorato di Inzaghi...[1]
  • La Juventus è la squadra che più di tutte rappresenta il calcio all'italiana. Critichiamo il nostro calcio e il nostro campionato, poi i risultati in Europa dicono il contrario. E la Juve è la massima rappresentante. La difesa a tre la facciamo solo noi.[2]

Una panchina sul fiume

Intervista di Gianni Mura, la Repubblica, 24 marzo 1988.

  • Avevo la tecnica, non il fisico. Assomigliavo a Peirò. È presuntuoso, dicevano, ha troppe pause. Invece erano paure. Prima di ogni partita mi tremavano le gambe, non ero sicuro di me. Non ho mai chiesto una mano a nessuno, il dialogo non era di moda. È narcisista, individualista, dicevano. Ero chiuso in me stesso. A 20 anni giocavo ancora all'oratorio, a 23 ero professionista. Ufficialmente, ma non dentro. Dovevo migliorare, ho trovato ostacoli, li ho rifiutati illudendomi che fosse un modo di superarli. Ero portato a incolpare gli altri delle mie manchevolezze. Quando era tornato il momento buono, ero capo-cannoniere in C, Luzzara mi disse che mi voleva la Juve, mi ruppi un ginocchio.
  • [Su Gianluca Vialli] L'ho visto la prima volta che aveva 14 anni e già si capiva che sarebbe diventato un campione: aveva tutto, il fisico, l'intelligenza, l'entusiasmo. Con me, Gianluca aveva il numero 8, che ho sempre riservato all'elemento più estroso [...]. La posizione sul campo, giocatori così sono loro a cercarsela. Costringere Vialli in un ruolo è sacrificarlo, lui deve andare dove vuole.
  • [«Ho letto che a Bergamo, come già a Cremona, ha dovuto incontrarsi con gli ultrà del tifo»] Ho voluto, non dovuto. C'era un clima pesante, volavano sassi, i giocatori erano condizionati. [...] Io non ho mai voluto criminalizzare gli ultrà, loro hanno il coraggio di proporsi come sono, col loro amore estremo, che può anche diventare odio, ma è amore. Ci vuole amore per andare in pullman a Lisbona o a San Benedetto del Tronto, senza chiedere una lira alla società. [...] Troppo facile parlare senza conoscere. [...] Io trovo normale parlare coi tifosi, anche ultrà, ma senza l'aria di scendere gli scalini.
  • Tanta gente è piena di vuoti.
  • Io preferisco allenare per vincere che allenare per non perdere, ma noi non scegliamo le nostre squadre, sono loro a scegliere noi ed è il bilancio, più che il tecnico, a fare la squadra. Io penso di essere stato fortunato, ho avuto soddisfazioni dai risultati, qualche delusione solo dai rapporti umani. Il calcio mi ha divertito, illuso, amareggiato, condizionato, maturato. Ormai lo vivo non come una professione ma come un modo di essere. [...] Da giovane ero convinto di essere un poeta del pallone, poi ho capito che il massimo della fantasia è essere semplici, essere se stessi, non mascherarsi mai.

"Vialli il più forte, Belotti un campione. E nel mio Mondo si lotta sempre"

Intervista di Luigi Guelpa, ilgiornale.it, 9 marzo 2017.

  • Mi riconosco nel calcio, in quello dove non devi farti condizionare. Il calcio è qualcosa di personale, è un'esperienza unica che va vissuta. Non è un sentito dire.
  • [Su Gianluca Vialli] [...] una forza della natura, ma soprattutto una persona vigorosa sotto tutti i punti di vista. A livello psicologico era uno straordinario motivatore, ed è stato sostenuto nelle sue scelte dalla famiglia. Sapevano che sarebbe diventato un campione, ma hanno voluto che prendesse un diploma, che diventasse un uomo prima ancora che un calciatore.
  • [«Chi non dovrebbe mai mancare nella sua squadra?»] Andrea Belotti, lo conosco fin dai tempi delle giovanili dell'Albinoleffe. Datemi lui in attacco e posso sfidare chiunque. [«Belotti è il nuovo Vialli?] È uno che ha sofferto più di Vialli per diventare quello che è, e quello che sarà.

Citazioni non datate[modifica]

  • Chi pecca, becca.[3]

Note[modifica]

  1. Dall'intervista 300 volte Inzaghi, Mondonico: «E’ il gol ad essere innamorato di lui...», ilsussidiario.net, 17 marzo 2009.
  2. Da La Domenica Sportiva, Rai 2; citato in Alessandro Vignati, "Emiliano Mondonico: "La Juve è l'espressione migliore del calcio all'italiana di successo", tuttojuve.com, 20 aprile 2015.
  3. Citato in Marco Sappino, Dizionario biografico enciclopedico di un secolo del calcio italiano, Dalai Editore, 2000, p. 2112. ISBN 88-8089-862-0

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