Emilio Visconti Venosta

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Emilio Visconti Venosta

Emilio Visconti Venosta (1829 – 1914), diplomatico e politico italiano.

Citazioni di Emilio Visconti Venosta[modifica]

  • Indipendenti sempre, ma isolati mai.[1]
  • Le questioni che riguardano l'impero Ottomano appartengono alla competenza di tutte le potenze garanti, consegnatane dei trattati che regolano l'esistenza, di questo Impero, fra le quali è l'Italia. Quand'anche alcune di queste potenze credessero di ritirare la loro cooperazione negli affari di Creta, ciò non altererebbe in nulla la situazione di diritto di quelle altre potenze che, come l'Italia, sono disposte a dare sino alla fine il loro concorso all'opera del concerto europeo ed alla soluzione della questione cretese.[2]

Citazioni su Emilio Visconti Venosta[modifica]

  • Avvezzi a dire francamente la verità a tutti, crediamo debito imprescindibile di dirla intera ai nostri amici. La nomina del Visconti-Venosta a ministro degli affari esteri ha prodotto un sentimento di inesprimibile sorpresa nella Camera dei deputati, nel Senato e fuori del Parlamento. Essa è riuscita così inaspettata che si ricusava di prestarvi fede finchè non venne ufficialmente annunziata. Nelle condizioni in cui si trova il Paese si giudicava che a ministro degli affari esteri verrebbe nominato qualche uomo politico che avesse una elevata posizione parlamentare o diplomatica; faceva di mestieri affidare il portafoglio degli affari esteri a chi potesse con la sua autorità, col suo prestigio e col suo nome, riparare almeno in parte ai difetti che derivano dalle peculiari contingenze nostre.[3]

Note[modifica]

  1. In Atti del Parlamento Italiano, sessione del 1861-62. Discussioni della Camera dei Deputati, vol. IX, pag. 6054, col. I.
  2. Citato da Roberto Galli nella 2a Tornata del 27 giugno 1910 della Camera dei Deputati (Regno d'Italia).
  3. Da un articolo di Giacomo Dina sull'Opinione; citato da Tommaso Tittoni nella 2a Tornata del 15 dicembre 1903 della Camera dei Deputati (Regno d'Italia).

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