Ettore Scola

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Ettore Scola

Ettore Scola (1931 – 2016), regista e sceneggiatore italiano.

Citazioni di Ettore Scola[modifica]

  • [Sulla Sicilia] Ci sono venuto tante volte, la conosco e la amo. Palermo è bellissima, le Eolie un incanto. Però nell'isola ho girato una sola scena in tutta la carriera. Quella che apre L'arcidiavolo con Gassman. L'ambientazione dell'inferno l'ho fatta alle Gole dell'Alcantara. Un inferno nel film, un paradiso nella realtà. È la magia del cinema e della vita.[1]
  • […] il cinema di Pietrangeli è un documento d'epoca. Un po' come Il sorpasso, i suoi film offrono la possibilità di vedere e capire un pezzo della nostra storia, del nostro modo di essere italiani in quegli anni.[2]
  • L'oblio è un male generalizzato per il nostro cinema. Si scende sempre più in basso, non si dimentica solo Germi o Pietrangeli, ma ormai anche su Fellini sta per scendere il silenzio, per non parlare di Giuseppe De Santis. In un incontro con gli studenti mi è capitato di nominare Blasetti. Che non conoscessero il suo cinema può essere accettabile, ma non sapevano neanche chi fosse.[2]

Attribuite[modifica]

  • Bisogna credere ai miracoli, soprattutto quelli fatti dall'uomo e impegnarsi perché i sogni e le utopie si realizzino.[3][4]

Citazioni su Ettore Scola[modifica]

  • Ci telefonavamo per gli auguri non a Pasqua o a Natale, ma il 25 aprile e il primo maggio. (Diego Abatantuono)
  • Oggi il cinema italiano dice di piangere la scomparsa di Ettore Scola, regista di straordinaria grandezza. In realtà è il pubblico che lo piange. Quel pubblico che ha adorato i suoi film, che ha pianto, riso, sognato e riflettuto grazie a lui. Quel pubblico che di suoi film ne avrebbe visti volentieri altri. Incontrai Scola qualche anno fa ad una cerimonia in Campidoglio. Fu cortese con me e mi spinsi a dirgli: "Scola, quanto mi piacerebbe fare un film con lei!". Lui sorrise e rispose: "Magalli, quanto mi piacerebbe fare un film!". Ecco, dietro la sua consueta ironia il dolore per un cinema che lo aveva accantonato, invece di fare la fila dietro la sua porta per implorarlo di lavorare ancora. Quindi che il pubblico lo pianga è giusto e doveroso, e lui lo apprezzerebbe, ma il cinema, quel cinema, non pianga Scola. Pianga se stesso e la sua ignavia. Addio Maestro. (Giancarlo Magalli)

Note[modifica]

  1. Citato in Scola: "Quando l'Alcantara diventò l'inferno di Gassman", Repubblica.it, 21 agosto 2004.
  2. a b Citato in Maria Pia Fusco, Pietrangeli, l' autore che amava le donne, ricerca.repubblica.it, 30 marzo 1999.
  3. Citato dalla figlia Silvia Scola durante l'intervento telefonico nel corso della trasmissione televisiva Che tempo che fa, Rai 3, 24 gennaio 2016.
  4. Citato da Monica Cirinnà nell'intervento al Senato della Repubblica, seduta n. 569 del 2 febbraio 2016 (Resoconto stenografico su Senato.it).

Filmografia[modifica]

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