Filippo Brunelleschi

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Brunelleschi: la cupola di Santa Maria del Fiore a Firenze

Filippo Brunelleschi, per esteso Filippo di ser Brunellesco Lapi (1377 – 1446), architetto, ingegnere, scultore, matematico, orafo e scenografo italiano del Rinascimento.

  • Per il saggio nulla è invisibile. (citato in AA.VV., Il libro della storia, traduzione di Roberto Sorgo, Gribaudo, 2018, p. 155. ISBN 9788858016572)

Citazioni su Filippo Brunelleschi[modifica]

  • Brunelleschi non fu soltanto l'iniziatore del Rinascimento in architettura. Pare gli sia dovuta un'altra importante scoperta nel campo dell'arte, destinata a dominare nei secoli seguenti: la prospettiva. (Ernst Gombrich)
  • Filippo Brunelleschi fu per il Quattrocento ciò che Michelangelo fu per il secolo successivo: l'inventore di uno stile architettonico nuovo che ripudiò i tradizionali canoni gotici, conservandone tuttavia alcuni moduli e assimilandoli in una concezione moderna e vitale nello spazio. (Indro Montanelli e Roberto Gervaso)
  • Il Brunelleschi e l'Alberti intesero a paganizzare l'architettura per la ragione che la società si paganizzava. Se non ci fosse stato il mutamento nelle idee sociali del XV secolo il seme gettato dal Brunelleschi e dall'Alberti non avrebbe dato alcun frutto: – un arte non ha vita duratura se non è l'imagine dell'ambiente entro il quale deve svolgersi. (Alfredo Melani)
  • Il Brunellesco, a malgrado studi e misuri a Roma gli avanzi imperiali, trae i suoi canoni dall'arte romanica, quali gli offriva la mole mirabile di San Giovanni[1]. (Nello Tarchiani)
  • L'esordio di Filippo Brunellesco nell'arte fu esordio di orafo e di scultore, non d'architetto. Due opere, oltre le mezze figurette di profeti emergenti dal quadrifoglio nel dossale d'argento di Pistoia, rimangono a porre in luce le sue qualità di scultore: il Crocefisso in legno di Santa Maria Novella in Firenze, e il Sacrificio d'Abramo nel Museo del Bargello. In esse, come nelle gloriose architetture brunelleschiane, la forma tende a definirsi in profili affilati e vibranti, si crea da principi lineari piuttosto che plastici. (Adolfo Venturi)
  • Ma gloria di Filippo Brunellesco è la sua opera d'architetto, che inizia il Rinascimento fiorentino, sostituendo alla visione pittorica, attuata negli edifici del Trecento, da complessa disposizione di elementi architettonici e dai conseguenti giochi d'ombra e di luce, la regolarità dello squadro, un più largo uso della linea orizzontale e dell'arco a tutto tondo: la semplificazione che caratterizza, anche per la scultura e la pittura, lo stil nuovo. [...]; Filippo Brunellesco, alle soglie del Quattrocento, compie la riforma dell'architettura, parallela a quella di Masaccio nella pittura: il passaggio dai ricami del gotico alle pure eleganze costruttive del primo Rinascimento. L'arte classica lo ispira, e ancor più gli esempi dell'arte romanica fiorentina, miracolosa fioritura di forme antiche tradotte con toscana snellezza. (Adolfo Venturi)
  • Serenità, chiarezza e armonia sono [...] le qualità essenziali dell'arte del Brunelleschi. Al complicato pilone gotico egli sostituisce la colonna, forma tanto più semplice ed elementare; come all'aspra nervosità dell'arco acuto preferisce la serena e chiara fluenza dell'arco a pieno centro. (Matteo Marangoni)

Note[modifica]

  1. Battistero di San Giovanni a Firenze.

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