Giovanni Marchetti
Giovanni Marchetti (1790 – 1852), poeta e politico e dantista italiano.
Incipit di alcune opere[modifica]
Ave Maris Stella[modifica]
Salve, o stella del mar, fida a noi scorta,
Madre, il cui puro fior mai non fu côlto,
Benedetta del ciel mistica porta.
Tu a l'angiol messaggier chinando il volto,
Eva novella, a noi rendi la spene,
Rendi la pace, che l'antica ha tolto.
In morte del conte Giulio Perticari[modifica]
Quanto di basse voglie
D'ignoranza e d'errori alto la faccia
Tiene, e 'l secol minaccia,
S' allegri e segua a ringraziar fortuna:
Ma dovunque s'accoglie
Dell'antico valor favilla alcuna,
Degno ben è ch'ivi risuoni il pianto.
Una notte di Dante[modifica]
Su pel selvaggio dorso d'Apennino
In quella parte ove di sé fa schermo
Dal torbid'Austro al glorïoso Urbino,
Chi tre miglia affatichi il piè mal fermo
Vede al fin, sotto a bianco scoglio alpestre,
Le vecchie mura nereggiar d'un ermo.
Bibliografia[modifica]
- Giovanni Marchetti, Ave Maris Stella, in "Rime e prose", vol. II, Tipografia di Francesco Saverio Tornese, Napoli, 1837.
- Giovanni Marchetti, In morte del conte Giulio Perticari, in "Opere", vol. III, Bologna, G. Veroli, Bologna, 1823.
- Giovanni Marchetti, Una notte di Dante, in Fiore di classiche poesie italiane, Guigoni, Milano, 1873.
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