Maurizio Cattelan

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Maurizio Cattelan, L.O.V.E.

Maurizio Cattelan (1960 – vivente), scultore italiano.

Citazioni di Maurizio Cattelan[modifica]

  • Io direi che Boetti era la materializzazione fisica della generosità.[1]
  • Ci sono voluti dieci anni per correggere l'educazione sbagliata ricevuta dalla mia famiglia: il lavoro visto come strumento per sopravvivere. Io invece volevo un lavoro che servisse a emanciparmi.[2]
  • La mia vita è fatta di abitudini e di un'ossessione. Lo dico sempre alle donne: non devi essere gelosa delle altre ma del mio lavoro. Io abito dove lavoro, e non puoi venire quando vuoi, spiegavo a Victoria. Io non vengo in studio da te all'improvviso. Con Vanessa, finché era ancora all'Accademia tutto andava bene, ma poi è sorta una rivalità. Deve piacerti il genere della persona con cui stai, se no non può funzionare. E poi lei ha sempre avuto un problema con la sua italianità. Del resto, anche io cerco di non frequentare gli italiani all'estero.[2]

«Seguire l'esempio di Ratzinger»

Intervista di Francesca Pini, Sette, 17 ottobre 2014.

  • Una stanza o è piena di cose, o è piena di idee. La mia è così priva di tutto che fa eco, è un po' come stare in cima a una montagna. L'essenzialità è fondamentale per non essere distratti dalle cose terrene. In parte è un modo per alimentare le proprie ossessioni, nel vuoto si moltiplicano più facilmente.
  • L'appartamento è una parte di te stesso, non si può prendere in affitto. È vero, è l'essenziale: per me il lusso è non aver bisogno di altro.
  • Torino è una città di segreti che nessuno ti sussurrerà mai all'orecchio. Mi ha affascinato questa cortese riservatezza sabauda... tutto sembra ricoperto da una leggera patina, che non ti permette di capire cosa c'è sotto.
  • Tutta l'arte nasce povera, e solo una parte diventa ricca. Ma l'arte che preferisco è quella che è anche onesta dal punto di vista intellettuale.
  • Di Morandi trovo molto più interessante lo studio che la sua vita pratica: ha dipinto per decenni gli stessi oggetti, con una sincera dedizione alla propria ossessione. Il vivere senza oggetti intorno permette di non occuparsi di altro che del proprio lavoro. Credo di essere ossessivo almeno quanto lui, ma preferisco accudirmi da solo, non amo l'idea di dipendere dagli altri. È più facile perché per me studio e casa collimano, e questo spiega molte cose.

Citazioni su Maurizio Cattelan[modifica]

  • L’arte di Cattelan funziona perché davanti a un suo personaggio non ci colpisce la forma, ma la psicologia, la sua anima, i suoi pensieri, i suoi dubbi.
    Il complesso e l’estasi. La teologia della forfora.
    Ogni lavoro è al tempo stesso snervante e profondo, complicato e immediato, si capisce subito e ci confonde al contempo. […] Maurizio Cattelan non fa e non parla di politica, ma la sua arte è politica perché fa parlare, discutere, arrabbiare. (Francesco Bonami)
  • Lui guida malissimo [...] per girare abbassava il finestrino e tirava fuori il braccio; in autostrada stava in corsia di sorpasso a 80 all'ora e io cercavo di spiegargli che non era il caso. Spesso e volentieri venivamo insultati, così abbiamo messo nel lunotto posteriore una mano che faceva il dito medio, una di quelle con la molla, per salutare quelli che ci mandavano a quel paese. [«Il dito medio davanti alla Borsa di Milano è un messaggio per lei dopo che vi siete lasciati?»] In effetti continuo a pensare che sia dedicato a me, o per lo meno l'ho ispirato... (Victoria Cabello)

Note[modifica]

  1. Citato in Hans Ulrich Obrist, Interviews Volume I, Fondazione Pitti Immagine Discovery/Charta, Milano, 2003.
  2. a b Dall'intervista di Camilla Baresani, Ricomincio da pittore. Anche se non so dipingere, iO Donna, 15 ottobre 2011.

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