Noe Zhordania

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Zhordania nel 1906

Noe Zhordania (1868 – 1953), politico e rivoluzionario georgiano.

Citazioni di Noe Zhordania[modifica]

  • La Georgia è abituata alla lotta per l'esistenza. Essa ha lottato dei secoli per la conservazione del proprio aspetto spirituale, dell'organismo nazionale e del territorio. Ma essa ha lottato sempre solamente per la propria esistenza senza attentare all'esistenza altrui.
    Contemporaneamente ha lottato non solo per i georgiani, ma anche per quei popoli che vissero nei suoi confini.
    E fuori dei suoi confini la Georgia ha lottato sempre per la difesa altrui. (Dal discorso al parlamento della Repubblica georgiana nel giorno della proclamazione dell'indipendenza il 26 maggio 1918)[1]
  • Io non entrerò nel governo poiché il mio lavoro è più necessario nel partito e nelle organizzazioni rivoluzionarie; ma per quando potrò, mi propongo di aiutare i compagni che noi invieremo al governo, senza però entrare nel Ministero.[2]
  • [Sulla guerra georgiano-armena] È avvenuto quel che non doveva avvenire. Mentre si estingue la guerra mondiale, mentre le principali potenze imperialistiche ripongono le spade e si preparano a una pace universale, proprio ora il Governo dell'Armenia aggredisce di sorpresa la Repubblica della Georgia.[3]
  • [Sulla guerra georgiano-armena] Qui si scontrano due linee politiche. Una è quella nostra, l'altra è la loro. La nostra politica è volta a creare la solidarietà tra i popoli della Transcaucasia; l'altra politica tende, invece, a disfare questa solidarietà ed a creare tra i georgiani e gli armeni quel dissidio e quell'inimicizia che esistono, purtroppo, tra gli armeni e i mussulmani.[3]
  • [Sulla guerra georgiano-armena] Se oggi noi saremo sconfitti, in Transcaucasia trionferanno per sempre l'odio e l'inimicizia e non sarà più possibile né l'alleanza dei popoli né la loro confederazione. Noi chiamiamo la democrazia georgiana non alla lotta contro il popolo armeno; al contrario, il popolo armeno deve essere ben sicuro che tra gli armeni e i georgiani, tra la Repubblica della Georgia e quella dell'Armenia devono sempre esistere pacifici rapporti regolari; ma noi chiamiamo la democrazia georgiana alla lotta contro quel governo e contro quel partito militare che hanno organizzato quest'orribile delitto.[3]
  • La nostra strada va verso l'Europa, quella della Russia verso l'Asia. So che i nostri nemici ci accuseranno di essere fautori dell'imperialismo. Mi corre quindi l'obbligo di affermare che antepongo decisamente gli imperialisti dell'Occidente ai fanatici dell'Oriente.[4]

Citazioni su Noe Zhordania[modifica]

Vladimir Saveljevič Vojtinskij[modifica]

  • A chi non sia stato in Georgia è difficile immaginare l'autorità di cui gode Noè Giordania.
  • Egli ha, è vero, un lungo e brillante passato di pubblicista. Ma in questi ultimi tempi ha scritto poco. Parla malvolentieri in pubblico, e solo quando i compagni lo ritengono necessario. La forma del suo discorso non è brillante, anche per il fatto che egli è balbuziente. Ma nonostante questo difetto organico, Giordania ha sempre una straordinaria forza di persuasività, perché sa sempre ciò che bisogna dire e quale parte della questione deve essere messa in rilievo. Ma la sua maggior forza non è nel talento del pubblicista né nell'arte dell'oratore: è nella rara prerogativa, propria del vero uomo politico, di poter scorgere qual è il cammino che meglio convenga ad un popolo.
  • Il miglior teorico marxista in Georgia, oggi capo del Governo e Presidente della Repubblica. Egli è considerato il creatore della politica del partito. Si deve a lui il rafforzarsi nella coscienza popolare dei principi dell'internazionale; si deve a lui l'unione dell'«intelligenza» col proletariato e del proletariato coi contadini.

Note[modifica]

  1. Citato in Vladimir Saveljevič Vojtinskij, Una vera democrazia - La Georgia, traduzione di L. Schreider, «La voce», soc. an. editrice, Roma, 1920, p. 59
  2. Citato in Vladimir Saveljevič Vojtinskij, Una vera democrazia - La Georgia, traduzione di L. Schreider, «La voce», soc. an. editrice, Roma, 1920, p. 127
  3. a b c Citato in Vladimir Saveljevič Vojtinskij, Una vera democrazia - La Georgia, traduzione di L. Schreider, «La voce», soc. an. editrice, Roma, 1920, pp. 300-302
  4. Wojciech Górecki, La terra del vello d'oro, traduzione di Vera Verdiani, Bollatti Boringhieri editore, 2009, p. 66, ISBN 978-88-339-1958-4

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