Paolo Uccello

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Paolo Uccello, San Giorgio e il drago (1456 circa)

Paolo di Dono, ovvero Paolo Doni, detto Paolo Uccello (1397 – 1475), pittore e mosaicista italiano.

Citazioni su Paolo Uccello[modifica]

  • Altra predilezione [oltre a quella per gli uccelli] del bravo artista era il color verde che, difatti, predomina nei suoi quadri. Portava poi all'esagerazione l'amore della prospettiva e, come dice il Vasari: «Consumando tutto il tempo in questi ghiribizzi si trovò, mentre che visse, più povero che famoso».
    Si racconta, a proposito di questa sua passione, che egli passava spesso la notte nello studio di qualche difficile disegno, e, quando veniva avvertito che era già tardi e tempo di andar a letto, usava rispondere: – Oh! lasciatemi in pace, non mi disturbate! Oh! che dolce cosa è questa prospettiva! (Evelyn Franceschi Marini)
  • Appassionato per gli animali, riusciva bravissimo nel dipingerli; e specialmente gli piaceva ritrarre nei suoi quadri gli uccelli, tantoché gli venne dato il soprannome di Paolo Uccello. (Evelyn Franceschi Marini)
  • È il Dio della pittura. Nei suoi quadri c’è tutto. C’è tutta la storia dell’arte. Ho fatto anche una mostra dedicata a lui, con una serie di opere ispirate alla battaglia di San Romano. (Edi Rama)
  • Paolo Uccello [nel Diluvio] fece ignude gran parte delle sue figure, quasi a meglio mostrare il brivido de' corpi e il gelo delle ossa, in mezzo alla furia degli elementi, sotto il fato che incombe terribile. [...]. Non gli basta disegnare la convulsione dei corpi, ma li fa macerare dalle acque, sbattere dai venti, intirizzire dallo spavento; e da per tutto, nelle acque rigonfie, nel cielo tempestoso, nella furia dell'aria, fa rombare la morte. (Adolfo Venturi)

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