Partenone

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Il Partenone nel 2006

Citazioni sul Partenone.

  • Ciò che v'ha di più ammirabile nel Partenone, è la giustezza delle proporzioni. Il rapporto tra l'altezza dei frontoni e le altre dimensioni del tempio, è stato determinato con tale esattezza che l'insieme non è né troppo leggero né troppo pesante, che le linee si armonizzano per produrre, ad un tempo, l'impressione dell'eleganza e della forza. Non meno sorprendente è la perfezione tecnica della costruzione. I grandi massi di marmo, i tamburi delle colonne sono riuniti ed assodati per via di pernii e di caviglie di metallo, ma senza cemento, con commettiture così precise quanto quelle del più fine lavoro d'oreficeria. Mai l'arte moderna, che adopra il cemento con tanta profusione, ha potuto rivaleggiare con gli operai d'Ictino[1]. (Salomon Reinach)
  • [Io e Jacob Spon] Eravamo ansiosi di giungere al tempio di Minerva, la dea principale degli ateniesi, il quale non è soltanto il maggior ornamento della Cittadella, ma anche per materia e arte, il più splendido pezzo d'antichità del mondo intero. (George Wheler)
  • – Gli adolescenti che si impennano fieramente immobili sui loro piccoli cavalli, sul fregio del Partenone, erano di carne e non di marmo. E portavano nelle loro piccole teste filosofie sottili, contraddittorie, amare. E sarebbero diventati i «pallidi» discepoli di Socrate che Aristofane vitupera nelle Nubi. Così la gloria del fregio è solo un breve momento di equilibrio tra il primitivo e il decadente. Già maturo, finalmente maturo, non ancora troppo maturo: il tempo è breve per i popoli come per gli individui. (Pierre Drieu La Rochelle)
  • Il Partenone è lo specchio più fedele della portentosa civiltà attica del quinto secolo, di cui riflette inestinguibile la luce spirituale e intellettuale coi suoi profili adamantini e luminosi di ideale perfezione ritmica; dove la materia sembra trasfigurarsi in puro spirito, in pura intelligenza, in pura idea. (Matteo Marangoni)
  • «Il Partenone» ecco il grido che si leva dal cuore di chi prima vede di lontano la bella forma cui pare che tutto il colle roccioso a forma di nave faccia da base maestosa; ed il palpito dell'animo è pari solamente alla dolcezza infinita che la linea del potente colonnato e del nudo frontone rivolto al sole occidente produce negli occhi e nello spirito nostro. (Vittorio Spinazzola)
  • Il Partenone sopra una rocca è una necessità eretta da un atto libero su un fatto bruto. (Nicolás Gómez Dávila)
  • Nessun'altra città-stato era mai andata oltre le funzioni tradizionali dei templi – glorificare e onorare le divinità della comunità – adornandoli con raffigurazioni dei cittadini. Il fregio del Partenone era la dichiarazione del rapporto speciale tra Atene e gli dèi, mostrando i cittadini in compagnia degli esseri superiori, anche se si capiva che le divinità riunite erano separate dagli uomini in processione, e perfino forse invisibili ai loro occhi. Un tempio adorno di dipinti di esseri umani, per quanto idealizzati in una perfetta bellezza fisica, consisteva in un'affermazione di particolare intimità tra la polis e il mondo divino, oltre che di fiducia nel fatto che queste divinità avrebbero favorito gli Ateniesi. (Thomas R. Martin)
  • Volfango Goethe avrebbe dato il Partenone per tutte le cattedrali gotiche. Se lo poteva pigliare. (Alfredo Melani)

Note[modifica]

  1. Ictino (V secolo a.C.), architetto dell'antica Grecia, progettista del Partenone.

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