Viktor Juščenko

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Juščenko nel 2016

Viktor Andrijovyč Juščenko (1954 – vivente), politico ucraino.

Citazioni di Viktor Juščenko[modifica]

Da Yushenko parla già da presidente. Una vittoria che premia il popolo

Intervista sulla rivoluzione arancione, La Repubblica, 4 dicembre 2004

  • Kuchma e i suoi clan criminali hanno sottovalutato la gente ucraina e hanno perso. Volevano vendicarsi facendo crollare l'economia del Paese. Non glielo abbiamo permesso.
  • I brogli sono stati colossali. Pensavo però che la Corte avrebbe rinviato la palla a Kuchma, l'uomo da cui è sempre stata controllata. Un'era è davvero finita: i giudici hanno lavorato secondo la legge.
  • Da oggi Kuchma non è più un giocatore. I suoi gli hanno già girato le spalle. La proposta di nuove elezioni con candidati diversi ha sancito anche la sconfitta di Yanukovich. Senza i brogli non esiste. Putin e Kuchma lo hanno abbandonato
  • Signor Kuchma, lei ha perso. In ore decisive lei non è stato con la sua gente, ma è volato a Mosca a prendere ordini. Signor Kuchma, chieda scusa: la smetta di lavorare contro la sua nazione
  • Questa gente merita una festa, dopo 13 anni di regime seguìto a settanta di dittatura. Senza la volontà incrollabile del popolo nulla sarebbe cambiato. Sono stati dodici giorni nella neve, hanno dormito in tende gelide per non abbandonare le piazze. Hanno dato una lezione di civiltà al mondo: non un gesto di violenza, un vetro rotto, un furto. Solo parole di pace.
  • Putin non si è accorto che l'Urss è crollata, che la guerra fredda è finita e che l'Ucraina è indipendente. Con Kuchma era abituato a dare ordini, non si rassegna al confronto con un partner fondato su diritto e democrazia.
  • L'Ucraina è una nazione multilingue e multietnica, indissolubilmente legata alla Russia. Le nostre economie sono interdipendenti. Ma oggi uno Stato sano deve essere aperto. Non possiamo più prescindere dall'Europa.
  • La gente è pronta a rimboccarsi le maniche. Questi giorni ci hanno cambiato. Siamo un popolo diverso, spinto dal coraggio di una nuova generazione.

Da Yushenko: Volevano uccidermi ma il regime ha i giorni contati

Sulla rivoluzione arancione, La Repubblica, 13 dicembre 2004

  • Il regime che ha governato l'Ucraina per 14 anni è ai suoi ultimi giorni. Da cent'anni a questa parte non si era mai vista una rivolta pacifica simile: credo sia giusto paragonare quanto è successo alla caduta dell'Unione sovietica, o del Muro di Berlino.
  • La transizione dall'Urss ad un sistema democratico occidentale sta per concludersi.
  • La protesta contro i brogli ha generato un Paese diverso e una nazione nuova. La rivolta ha formato una società: quelli che abbiamo visto non erano semplici elettori, ma cittadini decisi a difendere i loro diritti.

Da Viktor Yushchenko: «Su Putin vi avevo avvertito. Non è mai lui quello che comincia a negoziare»

Intervista da Francesco Battistini, Corriere.it, 29 settembre 2022

  • La Russia siede al Consiglio di sicurezza dell’Onu, ma con quel che combina dovremmo parlare di Consiglio d’insicurezza.
  • [Schröder e Merkel] hanno creato una dipendenza energetica per coltivare un rapporto privilegiato con la Russia. Lo stesso hanno fatto in altro modo i Sarkozy, i Berlusconi. Io lo dicevo: si rischia molto, a trattare con la Russia in questo modo. E ora si vede: per più di vent’anni, Putin ha creato un sistema di corruzione internazionale.
  • È molto difficile correggere gli errori delle deboli politiche energetiche occidentali adottate negli ultimi 15 anni. La Russia ora controlla il 40% del mercato. L’importante per gli europei è avere una linea ferma e lasciarsi alle spalle la politica di tedeschi o francesi.
  • Non è stato bello, vedere leader europei diventare impiegati al soldo del Cremlino. Noi parlavamo d’ideali, nella rivoluzione di Maidan c’erano più bandiere europee che in Europa...
  • La Russia invase la Georgia. Io dissi: indovinate chi sarà il prossimo... Nessuno rispose.
  • [Su Vladimir Putin] L’ho sempre trovato d’una gentilezza formale, non ricordo un suo gesto sgarbato. Mi chiamava confidenzialmente Viktorovic. Però mi colpiva una cosa: se c’era da negoziare su qualcosa, toccava sempre a me prendere l’iniziativa, lui non lo faceva mai. Io spiegavo la posizione ucraina per mezz’ora, lui armeggiava solo con foglietti che estraeva dal taschino. Credo sia molto cambiato, in questi vent’anni. Specie dopo il 2014. Ha visto che la putinizzazione dell’Europa era compiuta e s’è mostrato per quel che oggi vedete tutti.
  • [Sui referendum russi d'annessione nell'Ucraina occupata del 2022] Non ha effetti giuridici. Oggi lui va alla Duma a rivenderselo come un risultato, per uso interno. Ma sa bene che, nella guerra, è solo una piccola pausa. Il regalino di compleanno che s’è fatto per i 70 anni.

Citazioni su Viktor Juščenko[modifica]

  • Non è riuscito a consolidare l'élite pragmatica del Paese. È una figura debole. Si è lasciato privatizzare da elementi estremisti. (Viktor Janukovyč)

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